Migra alla versione Cloud con GetConnected! Atlassian server – end of support!

Unleash your DevOps with Atlassian

Il 2018 è iniziato col botto in GetConnected. Non poteva essere diversamente, l’anno passato ci ha dato una carica incredibile!

Il 25 Gennaio abbiamo organizzato un evento per noi davvero speciale: “Unleash your DevOps with Atlassian”, in una cornice importante come il nuovo parco FICO Eataly World di Bologna. 
La sinergia tra team Development e Operations è una tematica molto attuale e sentita dalle aziende strutturate, e non potevamo non portare all’attenzione le potenzialità che offrono i tool della suite Atlassian in questo. Per dare una risposta a questa problematica abbiamo scelto di fare un focus tecnico sulla pratica DevOps e le best practice concrete con cui incrementare comunicazione, trasparenza e efficienza dei processi. 
 
Un evento dall’alto profilo tecnico organizzato in collaborazione con il team Atlassian e con il supporto di partner internazionali come TempoK15t SoftwareCommunardoLucidchartRiada e Balsamiq.


THE SECRET OF SUCCESSFUL TEAMS

La partecipazione è stata numerosa e molto calorosa. Dopo il nostro benvenuto ha aperto le danze Vladimir Cavalcanti, Partner Manager EMEA per Atlassian, che ha addirittura svelato la ricetta segreta di un team di successo. Volete sapere quali sono gli ingredienti che hanno reso – e rendono – Atlassian un team vincente? 😀 Prendete appunti.
Avere obiettivi chiari, un contesto che supporta il lavoro e i team, una struttura forte e un mentalità condivisa.

La condivisione delle informazioni e delle idee – anche quelle negative se necessario – è il punto su cui Vlad è tornato di più, aspetto chiave di una cultura della trasparenza e dello “sharing” che contraddistingue sia il mindset dell’azienda che l’impostazione stessa dei tool della suite.

Un tuffo negli strumenti ci ha permesso di vedere come in Atlassian usino i loro stessi prodotti per migliorare processi, raggiungere nuovi obiettivi e innovare.

Un grande applauso e poi ecco la presentazione clou della giornata.

DEVOPS THE ATLASSIAN WAY

La presentazione di Marketa è andata al cuore della tematica dell’evento, approfondendo tutti i concetti fondamentali di questo nuovo approccio, dalla definizione fino ad arrivare a un dettagliato confronto con l’IT tradizionale cresciuto dal modello waterfall.

Nel DevOps cambia radicalmente l’approccio di gestione delle unità di lavoro, mettendo in reale cooperazione la parte di sviluppo e quella che gestisce operativamente il risultato, creando in sostanza un unico team di lavoro. Rispetto al metodo tradizionale viene riconsiderato il Planning e l’Organizzazione del lavoro, dividendo ad esempio il lavoro in micro unità (esattamente, i batch) e decentralizzando la schedulazione dei task.

In questo modo la release diventa una parte integrata alla quotidianità dello sviluppo, non un punto d’arrivo critico di un ciclo molto lungo. In questo modo, ad ogni ciclo di vita di un requirement è possibile testarne la correttezza e l’eventuale errore viene gestito più velocemente e facilmente. Correggere in corso d’opera e intervenendo sul micro errori richiede meno dispendio di energie e tempo e ha meno conseguenze collaterali.

Small & Often. Rilasciamo piccole parti e molto spesso. Così, ripetiamo più e più volte il “percorso” del ciclo di vita del prodotto (o della signola feature) come  nell’immagine spesso associata dal DevOps.

Quello che mostra questo “circuito a 8” è il processo composto dalle attività necessarie a realizzare il task. All’interno del processo globale, questo percorso ricomincia al task successivo mantenendo il team perfettamente allineato grazie ai diversi tool Atlassian dedicati ai vari stage di processo.

STOP TALKING ABOUT DEVOPS & DO IT

Dalla teoria e i molti spunti presi da situazioni reali di sviluppo, siamo passati alla sessione pratica con la demo di Francesco.
Cosa succede realmente al team di sviluppo e operations durante il ciclo di vita di un requirement? Scenario, un ipotetico plugin per FICO per gestire i diversi ristori e botteghe del parco…scenario non semplice!

Ecco delineato il workflow di lavoro adottato, in questo caso una combinazione di HipchatJiraConfluenceBitbucket e Bamboo: tutto il necessario per comunicare e documentare, gestire i progetti, lavorare con il codice e distribuire il prodotto finale.

Francesco ha mostrato in tempo reale come si gestisce una modifica, dalla documentation, allo spacchettamento dei vari task e allo sviluppo, mostrando tutte le funzioni di test automatizzato per arrivare al build finale rilasciato automaticamente. 
Si è inoltre visto come funzionino le integrazioni tra i vari strumenti Atlassian e come le notifiche in tempo reale aiutino il team a rimanere sempre aggiornati.

Conclusa la demo abbiamo dato il via alle domande – moltissime! – di un pubblico attentissimo e davvero preparato. Una delle migliori soddisfazioni per chi prepara e organizza eventi come questi! 

Abbiamo affrontato insieme a diversi scenari e interventi specifici, riportando l’esperienza delle aziende ospiti che hanno adottato questo nuovo approccio.
Tante domande e valutazioni che sono continuate davanti al gustoso buffet di aperitivo organizzato a Parmigiano Reggiano, nell’incredibile Ristorante che hanno aperto all’interno di FICO Eataly World. 

CONCLUSIONI

Siamo rimasti molto soddisfatti della risposta del nostro pubblico e di quanto sia arrivato chiaramente uno dei messaggi centrali di questo evento. DevOps significa pratiche, cultura e automation. L’importante è capire che per attuare questo cambiamento è necessario cambiare anche la mentalità di gestione e l’approccio al lavoro (mindset): lo strumento è solo “metà soluzione”, senza una mentalità coerente con esso che ne sappia applicare e sfruttare le potenzialità.

Per tutti i ragazzi di GetConnected – e siamo sicuri anche per gli ospiti – è stata una grande soddisfazione potersi confrontare, parlare, discutere sui prodotti Atlassian, portando le reciproche esperienze. Un grazie speciale va a tutti i partecipanti, a Vlad e a tutti i partner per l’ottima riuscita. 

E dopo questa splendida esperienza a Bologna guarderemo sicuramente ad altre città.