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Italian Agile Days 2017

Gli appuntamenti con l’universo agile continuano anche dopo l’Agile Business Day, questa volta con gli Italian Agile Days 2017 che si sono svolti il 17 e 18 Novembre a Urbino.
Gli Italian Agile Days sono il più importante evento della community italiana agile, organizzato dall’Italian Agile Movement. Dopo quattordici edizioni, gli Agile Days stanno crescendo e provando nuove formule, dal code retreat del venerdì (per sperimentare il TDD e l’uso del refactoring) ai laboratori di improvvisazione teatrale per i product owner.

Noi abbiamo presenziato alla giornata di Sabato, con un calendario molto fitto di conferenze e sessioni in parallelo. Una grande abbondanza di temi trattati e che, fortunatamente, sono stati filmati. Quindi aspettiamo che vengano pubblicati sul sito dell’Agile Movement.

Cosa abbiamo apprezzato di più? Sicuramente le presentazioni dedicate all’inserimento del testing in contesti agile hanno riscosso un grande successo, per la competenza e il taglio tecnico dell’argomento. Davvero molto interessanti.

Non sono mancati interventi più teorici, che hanno puntato ad analizzare e riflettere su questioni di metodo e di gestione: l’ambito Agile è un campo tutto in divenire, che grazie alle continue esperienze e confronti con i diversi contesti di utilizzo si arricchisce di indicazioni e nuovi spunti di applicazione e di metodo.
Davvero interessante la riflessione di
Paolo d’Incau di Xpeppers, Scrum master di lunga data, sul pericolo di diventare gelosi “guardiani della codebase”.

Il keynote è stato riservato a Charlie Poole, sviluppatore di NUnit e vecchia volpe del mondo XP, americano innamorato dell’Italia che si è lanciato in una intrigante retrospettiva sui “fondamentali” – in un italiano sgrammaticato e simpaticissimo!


Ci è dispiaciuto però vedere una così bassa rappresentanza femminile all’evento. Dato che ormai, secondo noi, non è più giustificabile vista la diffusione di Agile in ambienti corporate e le tante figure di analyst che oggi ricoprono il ruolo di product owner e che – dati statistici alla mano – sembrano essere in gran parte di genere femminile, come nel nostro ufficio dove questo ruolo è ricoperto in maggioranza da donne.

In conclusione, è stata un’esperienza molto soddisfacente, sicuramente da ripetere soprattutto per i numerosi spunti di immediata applicazione nella nostra esperienza di lavoro quotidiano. E che ha fatto tastare con mano come l’Agile sia utile e applicabile al lavoro di tutti.